La primavera è il momento giusto per iniziare una dieta disintossicante.
Dopo mesi di letargo, l’arrivo della primavera invoglia a rimettersi in sesto dopo le “fatiche” dell’inverno, stagione in cui si tende a mangiare di più e muoversi di meno. Una fase di depurazione profonda aiuta a svegliare tutto l’organismo. «Un trattamento disintossicante è fondamentale per sostenere l’organismo e aiutarlo a eliminare scorie e tossine che rallentano o addirittura danneggiano i fisiologici processi vitali », spiega Luca Avoledo, naturopata di Milano. Un “lavoro” che può essere svolto dall’interno privilegiando i cibi che depurano. A partire dalle verdure a foglia verde come sedano, insalata, spinaci, crescione e dente di leone che sono ricche di clorofilla e disintossicano dai metalli pesanti e dagli inquinanti.«Il dente di leone, noto come tarassaco, è una pianta di campo primaverile, che favorisce la pulizia del tratto gastrointestinale e stimola il fegato. Si può consumare crudo in insalata o cotto come la cicoria», suggerisce Simona Vignali, direttrice della Scuola Integrata Moderna di Ayurveda. In un menù detox, da seguire per almeno quindici giorni, si può inserire anche il crescione, una pianta dal sapore amaro-piccante. «È ricco di minerali antiossidanti e ha un effetto diuretico che mantiene pulite le vie urinarie e drena i liquidi in eccesso» prosegue Vignali. Tra gli alimenti più disintossicanti e di stagione, ci sono i carciofi che depurano fegato e cistifellea, e le barbabietole che detossificano e migliorano il transito intestinale. Fin qui si tratta di incrementare il consumo di alimenti che magari già mangiamo abitualmente.
Ma per una disintossicazione che mostri i suoi effetti sul corpo esulla luminosità della pelle, bisogna introdurre quelli che in naturopatia vengono considerati i cibi detox per eccellenza. A partire dai germogli dei broccoli. «Rispetto all’ortaggio adulto, i broccoli in forma di germoglio contengono da 20 a 50 volte più sulforafano, il principio attivo che stimola importanti enzimi detossificanti e antiossidanti» precisa Vignali.
Si possono mangiare crudi in insalata oppure cotti a vapore per pochi minuti per non danneggiare i principi attivi. «Il consumo di 3-5 porzioni la settimana garantisce l’attivazione dell’effetto detossinante». Sono preziose anche le alghe marine. «Soprattuttole alghe brune sono ricche di acido alginico che assorbe acqua e tossine e che ha un’azione depurativa sull’intestino», spiega Avoledo. Per chi ha bisogno di dare la sveglia ad un metabolismo un po’ pigro, ci sono le strategie di attacco. La medicina ayurvedica, per esempio, suggerisce di seguire periodicamente una mono-dieta a base di kitchari, un piatto unico composto da fagioli mung, riso basmati, cipolle, aglio, zenzero e curcuma. «È una pietanza semplice da digerire, riposa lo stomaco e attiva la depurazione», spiega la specialista in ayurveda. «Si può fare una dieta di tre giorni una volta al mese oppure consumarlo un giorno alla settimana, a pranzo e cena».
Di Irma D'Aria, estratti "La Repubblica", ed. locali Roma, 23 marzo 2013. Compilati, digitati e adattati per essere postato per Leopoldo Costa